Recensione Gole del Sud - Golaseca

 

"ti ricordi dei fiori solo a primavera"

Inizio questa recensione con una premessa, durante la registrazione e la composizione del disco, per un certo periodo ho anche curato i social della Band, quindi ho visto il disco nascere e ho avuto modo di ascoltare alcune canzoni con discreto anticipo.Pertanto a questo disco e a questa Band sono particolarmente affezionato, in particolar modo al cantante, con cui sono rimasto in ottimi rapporti e che posso considerare un amico.

Detto questo il disco è totalmente autoprodotto, composto da otto tracce, ed è finanziato grazie ad una campagna di crowdfunding.

Ma chi sono i Golaseca?

I Golaseca nascono a Carbonia dall'incontro tra Roberto Cossu ed alcuni musicisti locali, subito dopo la loro popolarità sale a livello nazionale a seguito delle proteste e dell'occupazione dell'ALCOA di Portovesme, dove alcuni membri della Band lavorano, diventando veri e propri esportatori musicali della protesta.

Amano definire il loro genere come "Rock Fiabesco", molto vicini alla musica mediterranea, per suoni e identità, tuttavia nei loro brani è presente una forte influenza Sarda.
Cantano della propria terra sedotta, usata e depredata da uno Stato distratto, che per anni ha conquistato l'isola come una splendida donna, per poi abbandonarla.
Tutti questi eventi segnati dalle lotte in corso all'ALCOA e su tutta l'isola portano la band a comporre "La rogna dei Re" un brano che troverà un forte impatto mediatico,come riportato  anche sul sito dell'Ansa.

Tra il 2011 e il 2014, nonostante qualche modifica nell'Ensemble che porterà a una rodata stabilità, riescono a comporre un Demo e a vincere diverse Rassegne, tra le più importanti il contest dell'Unione Sarda (storico giornale dell'isola), il Festival Pub Italia (con la presenza di Radio e Video Italia) el'Accademy di Sanremo .
Inoltre apriranno i concerti di Eugenio Finardi, Pino Scotto e suoneranno con Omar Pedrini, leader dei Timoria, e Franco Caforio, batterista storico dei Litfiba
I Golaseca sono orgogliosi di aver partecipato e di esser stati presentati da Fiorella Mannoia al live in piazza San Giovanni a Roma davanti a 100mila persone (Diretta nazionale Rai News 24 & Sky Tg 24).
Tra il 2013 e il 2014 grazie alla collaborazione con 2 registi isolani pubblicano ben 3 video musicali con migliaia di visualizzazioni su Youtube.

Nel 2015 partecipano alla "18° edizione di Voci per la Libertà" e si aggiudicano il premio della Giuria Popolare e il Premio Web, mentre in quel edizione è il mantovano ADOLFO DURANTE ad aggiudicarsi il Premio Amnesty International Italia Emergenti 2015.

Proprio al Mei del 2015 i golaseca presenteno le 8 traccie di "Gole del Sud".

Gole del Sud

Il primo pezzo è "Sud dei Sud", il brano dedicato all'integrazione, un chiaro rifiuto in chiave rock del razzismo fomentato da alcuni gruppi politici italiani per ottenere visibilità.

Successivamente si passa a "Gola o Peones" una canzone di sound litfibiano sulla povertà e sulla speculazione sopratutto per il voto di scambio.

Troviamo poi il "Suonatore nomade" una ballata old style sul dio "bacco" e il suo turbamento.

A questo punto del disco incontriamo la "la notte dei papaveri", a mio gusto, la migliore tra le otto tracce nonchè una delle migliori del repertorio della band.

La seconda metà del disco si apre con "Sei Tu" e "Emy" due Ballads molto spontanee, succedute da "Gola secca" una canzone dedicata al temperamento del popolo Sardo; l'opera si chiude con "S.U.C."uno dei brani più particolari e sperimentali dei Golaseca.

Il disco, nonostante sia autoprodotto, si presenta registrato in maniera appropriata per enfattizzare le melodie e l'anima ribelle della band.

Se volete approfondire l'argomento "Golaseca" vi consiglio questo breve video con la loro storia e il loro pensiero:

Proprio mentre stavo scrivendo questo breve ricordo, ho ricevuto un messaggio vocale del cantante della Band, Roberto, ma non sarà telepatico questo ragazzo? La cultura popolare dice che quando ci fischiano le orecchie significa che qualcuno sta parlando (bene o male) di noi... in questo caso però si scriveva...

PS: non vi racconto cosa mi ha anticipato, magari fra qualche anno ci faccio un altro articolo-ricordo

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