Dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso.


Dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso. John Keating (Robin Williams), in L'attimo fuggente, 1989

Una cosa che mi ha sempre incuriosito di Facebook è che molte, anzi moltissime persone condividono notizie e immagini assolutamente false, ma la cosa più curiosa è che molto spesso, se si tratta di notizie, oltre a non leggere la fonte non leggono neanche la notizia, cosa che nella maggior parte dei casi basterebbe ai più per mettersi il dubbio se postare la news o meno, o semplicemente farebbe pensare: ma che cazzo scrive?

Credo che spiegare questo fenomeno richieda un livello di competenza in psicologia che, forse, solo 2 o 3 persone al mondo possono vantare. Proverò comunque a valutare certi aspetti che ho notato; il primo che mi viene in mente è che questo fenomeno copre tutte le fasce di età, va dal ragazzino che crede agli alieni e che ovviamente posta la classica foto modificata (con Paint), fino al conoscente della tua città che ti spiega la teoria delle scie chimiche, con dei dati veramente assurdi e privi di ogni fondamento. Una cosa molto interessante è che queste news non vengono postate solo dai soggetti con il livello culturale basso o medio basso, ma spesso e volentieri vengono postate da chi non ti aspetti: c'è il laureato; c'è la neolaureata; c'è persino il politico di turno, che non sai ancora perché o per come è nei tuoi contatti; ci sono le persone che stimi e che sai che in alcuni ambiti hanno delle grandi competenze e non parlo dello spazzino più veloce del West.

Inoltre, ci sono le persone che hanno delle loro convinzioni e che non appena trovano una news che anche minimamente possa avvalorare le loro tesi postano il tutto, abbinato al classico commento intollerante o carico d'odio.

Un discorso bello corposo lo si potrebbe fare anche tra chi è contro o a favore la sperimentazione sugli animali per uso farmacologico o meno; ma visto che tra animali e uomini c'è sempre poca distanza, non è una novità che queste notizie prive di fondamento vengano applicate anche per avvalorare teorie xenofobe e razziste e i "condivisori" di turno sono prontissimi a prenderle per vere.

Ci sono degli esempi veramente significativi:
Il primo è rappresentato dai 900 euro al mese per chi ospita un clandestino; mi viene da pensare ai vari operatori di CallCenter che guadagnano 400/600 euro a cui direi "licenziatevi subito, cercate un clandestino e passerete la giornata sfidando lo sfortunato a Playstation con un guadagno netto maggiore di 300 euro, ovviamente fateci sapere anche chi vi fa il bonifico di questi soldi, così giusto per curiosità...".
Il secondo esempio che mi viene in mente coinvolge un "genio" che ha manifestato più volte sui social tendenze xenofobe, un giorno ha deciso di inventarsi una bella notizia: "A Lampedusa tre casi di Ebola". Successivamente si è scoperto che ben 27000 Pirla hanno condiviso la notizia.....Ma Bravi... ovviamente l'autore della bufala è stato denunciato.
Poi ci sono i famosi campioni di profumo che vi lasciano sulla cassetta della posta, che profumi non sono ma dei letali veleni prodotti dagli arabi!!! Anche qui migliaia di condivisioni.
Inoltre si segnalano i vari sussidi agli immigrati che vanno ben oltre il mio stipendio (c'è anche una variante più economica che coinvolge i sussidi per chi ha animali di razza)... Ci sono i condoni per i piccoli furti fatti dagli Zingari ("è stato I zingari, son stati zingari" cit. Maccio Capatonda).

Per tutti questi esempi ci sono state decine di condivisioni, ma nessuna verifiche delle fonti, e voi vi chiederete perchè persone normali decidono di condividere queste storie?

Credo per due motivi: il primo perché rimaniamo affascinati dalle varie teorie della cospirazione e ormai non abbiamo più fiducia nei canali d'informazione convenzionali; il secondo perché la gente non ragiona sui i fatti che legge, è come se il cervello si spegnesse, quindi accettano la notizia come vera in una sorta di automatismo. E' decisamente più semplice per le persone non farsi domande.

Allora cosa dobbiamo fare per difenderci da questo fenomeno?
Semplicemente verificare le fonti o ancor meglio farsi qualche domanda in più su quello che leggiamo.

E come dobbiamo comportarci con i creduloni su Facebook?
Se ci sono vicini o se sono un po simpatici possiamo delicatamente suggerire di riflettere o di verificare la fonte, il credulone poi deciderà se cancellare il post o meno davanti all'evidenza. Se invece è solo un conoscente, possiamo benissimo leggerci l'articolo e farci quattro risate su i vari commenti che andrà a generare.

Christian


È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. John Keating (Robin Williams), in L'attimo fuggente, 1989

Commenti

  1. Quella che un tempo era la chiacchiera da quartiere o da paese, con le tecnologie accessibili, si è evoluta sbarcando su vetrine a spettro più ampio.
    Quello che mi spaventa del fenomeno oggetto del tuo articolo é la totale assenza di volontà ad emanciparsi da questo circolo di disinformazione. Fermarsi e pensare: troppo faticoso!
    Alcune volte non si tratta nemmeno di ignoranza autoindotta: è molto più semplice, alcune persone sono cattive.
    Ci sarebbe da disquisire in merito per ore ed io passavo solo per un saluto!

    Buon proseguimento,
    Mario

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    Risposte
    1. Concordo pienamente. Siamo nell'epoca della mediocrità dilagante.

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